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GiochinValle è un’associazione sul territorio della Valle di Susa(TO) che nasce con lo scopo di divulgare il gioco intelligente.

Il gioco da Tavolo è un passatempo che permette di sviluppare competenze sociali, intellettuali e creative ma più di ogni altra cosa...è divertente!!
Quando si gioca si sta in compagnia e si stimola la mente. Giocare è un modo costruttivo di passare il proprio tempo ed è un hobby adatto a tutte le età!

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venerdì 15 gennaio 2016

Prova su strada - DOGS OF WAR

Oggi vi sentite più cattivi e spietati del solito? State cercando un gioco in grado di rompere amicizie a lungo coltivate negli anni? Ottimo! E' la giornata perfetta per leggere questo articolo su una delle numerose novità che abbiamo avuto la fortuna di provare quest'anno (o meglio lo scorso sigh sigh... tempus fugit). Stiamo parlando di Dogs of War, l'ultimo lavoro di Paolo Mori, autore nostrano già famoso per il piratesco Libertalia ed il "tombolaro" Augustus. Si tratta di un gioco per 3-5 giocatori ambientato in un rinascimento steam-punk dove saremo chiamati a far prosperare la nostra compagnia di spietati mastini della guerra al soldo di potenti casate in perenne guerra fra loro. Dogs of War è stato pubblicato nel 2014 in seguito ad una riuscita (come, d'altra parte, tutto quello che recentemente viene proposto dalla CMON...) campagna su Kickstarter, e localizzato in italiano l'anno successivo dalla Pendragon. Detto tutto? E allora dai che si va!

Dogs of War

Autore: Paolo Mori
Editore italiano: Pendragon Game Studio
Anno di pubblicazione: 2015
Numero di giocatori: 3-5
Tempo di gioco: 75 minuti

Un occhio alle regole

Il gioco è costituito da 4 anni di battaglie nei quali, con le truppe delle nostre bande di mercenari, andremo in guerra al fianco delle 6 casate del gioco. Importante durante la partita sarà proprio scegliere quali casate supportare ed in che modo farlo dato che questa sarà la principale fonte di punti al termine dell'ultimo anno.
Per iniziare ognuno dei 4 anni si piazzano in plancia le 6 carte casata appaiandole casualmente 2 a 2. In questo modo vengono decisi quelli che saranno i campi di battaglia per quell'annata. I campi di battaglia sono rappresentati da due carte (anche questa piazzate a caso in ogni scontro) sulle quali sono presenti 6 spazi nei quali andremo a piazzare i nostri capitani per supportare quella casata nello scontro.

Il tavolo da gioco una volta preparato fa decisamente la sua figura!

All'inizio di ogni anno abbiamo una fase di reclutamento, nella quale i giocatori posso acquistare liberamente carte truppa, presenti nel gioco in 4 tipologie, di forza e prezzo crescenti.

Le carte soldato ricordano le figure delle carte da gioco classiche. Abbiamo fanti, archibugieri, cavalieri e le potentissime macchine da guerra.

Terminato il reclutamento i giocatori a turno possono scegliere tra:
  • Mandare uno dei loro capitani (ne abbiamo 3 il primo anno ed aumenteranno in quelli successivi) a supporto di una casata: per fare questo piazziamo una miniatura capitano su uno degli spazi battaglia e prendiamo, se presente, la ricompensa indicata in quello spazio. A supporto del capitano mandiamo obbligatoriamente una ed una sola carta soldato, spostando poi il counter battaglia di tanti spazi quanti la forza della carta nella direzione della casata che stiamo supportando.
  • Passare: in questo caso scartiamo tutti i capitani eventualmente rimastici, e teniamo le carte soldato per il round successivo.

Accaparrarsi i bonus migliori è una componente fondamentale delle strategie di gioco, ma senza mai perdere d'occhio gli esiti delle battaglie!

Quando tutti i giocatori hanno passato si passa alla fase di risoluzione battaglie.
In questa fase facciamo avanzare i segnalini delle casate vincitrici sul tracciato prestigio e si assegna un bonus al giocatore che ha più capitani a supporto di ognuna di esse.
Ad aggiungere un po' di imprevedibilità possiamo giocare durante ogni nostro turno una ed una sola carta tattica. Queste carte permettono varie azioni, tra cui reclutamenti extra, upgrade di truppe, o la capacità di supportare entrambe le casate durante una battaglia.
Al termine del gioco andremo a sommare agli eventuali punti acquisiti durante la partita tanti punti quanti sono i nostri segnalini casata di ogni tipo (ottenuti da vari spazi ordine delle carte battaglia) moltiplicati per il punteggio prestigio di ogni singola casata.

Il prestigio delle casate è la più importante fonte di punti del gioco, supportare quelle sbagliate potrebbe esserci fatale.

Un occhio ai materiali

Il tabellone è semplice ma molto elegante e, soprattutto, funzionale. A livello di impatto visivo sicuramente consente di mettere in risalto quelli che sono i "pezzi da 90" della produzione, ovvero le carte fazione e soldato (queste ultime vendute separatamente anche in versione foil) e le miniature dei capitani. 
Essì, perché un gioco Cool Mini Or Not senza miniature non ce lo riusciamo proprio ad immaginare. E infatti abbiamo dei coloratissimi mezzibusti un po' caricaturali che raffigurano i comandanti delle nostre truppe. Il feeling ergonomico con queste miniature (che dimensionalmente ricordano più dei pezzi degli scacchi) è molto piacevole e l'impatto visivo a partita in corso decisamente sorprendente.

5 fazione di mercenari sono già incluse nel gioco, ognuna con proprie miniature e un potere speciale. Le altre sono vendute separatamente.

Feeling al tavolo

Il gioco, sebbene molto deterministico, riserva parecchie sorprese durante la partita. Questo soprattutto grazie alle carte tattica, che, tenute in mano nascoste, possono in certi anche ribaltare le sorti di una battaglia il cui esito si era ormai dato per scontato. Da considerare c'è, poi, che ogni giocatore inizia il gioco con una carta segreta che gli fornisce un supporto verso una casata, quindi durante la partita non avremo subito ben chiaro al fianco di quali casate un giocatore potrà essere portato a schierarsi o no.
Dogs of War è sicuramente un gioco "rovina amicizie". Abbiamo un'interazione diretta molto alta e le alleanze durano, a dir tanto, il tempo di uno scontro per poi incrociarsi o invertirsi. I "biscotti" tra giocatori e gli sgambetti tra "alleati" sono all'ordine del giorno e può capitare di investire anche ingenti risorse per portare al successo una casata, trovandosi poi invece a perdere miseramente schiacciati dagli sforzi congiunti degli altri giocatori.
Grazie a tutto questo Dogs of War è certamente un gioco appassionante e capace di mantenere viva la tensione al tavolo, ma presentiamo un piccolo cartello di avvertimento a chi solitamente al tavolo preferisce "coltivare il proprio orticello".

Conclusioni

Cool Mini Or Not non è più soltanto sinonimo di orde di zombie o pirati da abbattere a colpi di ascia, ma in Dogs of War (così come per il recente Blood Rage) sono stati uniti materiali impeccabili ad uno strategico solido e ben costruito. Malgrado talvolta l'ambientazione si faccia un po' da parte durante le partite, i componenti stupiscono davvero per bellezza ed ergonomia. Fattore, questo, che da un lato esalta senza dubbi il gioco, ma che lascia anche un po' di amaro in bocca considerando che il gioco sarebbe funzionato molto bene anche con una veste un po' meno sontuosa, andando così a limare un po' quel prezzo leggermente al di sopra della media, per giochi di questo tipo.
Come se fosse questo a fermarci di fronte ad un buon gioco vero? ;) Alla prossima!!




In questo articolo sono stato utilizzate immagini provenienti dal sito www.boardgamegeek.com. Nel caso in cui dovessero violare qualche regolamentazione sui diritti di proprietà verranno rimosse al più presto.